
Il vero problema di F.E.A.R. in versione Xbox 360 deriva dalla disarmante operazione di semplice adattamento del gioco da PC a console. La sensazione, joypad alla mano, è quella di un videogame valido ma esteticamente datato, "spalmato" su un hardware sovradimensionato, oggigiorno capace di strabiliare occhi e mascelle con il best seller Gears of War. È sufficiente una breve passeggiata in soggettiva per capire che i muscoli della console di Microsoft lavorano in modalità anaerobica, contratti da un motore grafico che annaspa già ai trenta frame al secondo, per una fluidità non sempre eccelsa e un dettaglio grafico al di sotto delle odierne aspettative.
E le sbavature del porting traspaiono, ancora, nel momento in cui si tenta di domare il bizzoso sistema di puntamento che, nel passaggio da mouse/tastiera agli stick analogici del joypad e nonostante le molteplici possibilità di regolazione nel menu opzioni, risulta cronicamente nervoso e poco preciso.