
Ti infili in una stella lancio, agiti freneticamente il controller e, già alla prima virata spaziale, sorridi come il più coccolato dei bambini. L'atterraggio è una pratica da niente, mentre sai già che il giro del mondo si sbriga in tre o quattro secondi, altro che Willy Fog. Un paio di piroette a testa in giù per dare il bentornato a una manciata di Goomba (assenti in Sunshine), inglobi col telecomando quante più astroschegge il polso destro riesca a puntare e la partenza verso il prossimo pianeta non è più semplice trasferimento interstellare, ma fortissima necessità videoludica.
Super Mario Galaxy è un giocattolo, il più bel giocattolo che si possa inserire nella fessura di un Wii. Ha il potere di tenerti incollato allo schermo per scoprire ancora un'altra galassia e poi smetto, lo giuro! Ma si va avanti per ore, senza noia, mentre un turbinio di leggi fisiche si avviluppano tra loro, sino alla creazione di un contesto ludico che sa di paradosso tutto da giocare.