
"Una favola interattiva geniale ed irriverente, che sfoglia le proprie pagine nel paradosso temporale della tradizione Nintendo e diverte il fruitore con ampie dosi di gag esilaranti e personaggi destinati a trascendere la storia del videogioco." Con queste parole Britney Spears, interpellata in merito nel giorno di lancio del suo ultimo singolo, ha definito il nuovo Mario & Luigi: Partners in Time per DS. E al grido di "Hit me Mario one more time" risulta impossibile dare torto al pensiero della bionda pop star internazionale. Perché Mario & Luigi: Partners in Time è molto più di un semplice aggiornamento tecnologico del pluridecorato Mario&Luigi Superstar Saga: è un cristallino esempio di concept di gioco semplice e geniale, riadattato e impreziosito con dosi di magia. È l'esaltazione della double screen experience. È lo stesso concept, dopo la prima mezz'ora di briefing e apprendistato con le dinamiche, a denunciare un'impensabile profondità di gioco. Laddove Wario Ware nobilita l'utilizzo del pennino e stressa (bonariamente) i riflessi dell'utente in un complesso di mini-giochi a sé stanti, Mario & Luigi: Partners in Time raggiunge lo stesso obiettivo, privandosi del touch screen e immergendo il tutto in una trama da vivere col sorriso sulle labbra.