
Allo stand Sega c'era da rifarsi gli occhi: samba, samba e ancora samba, mentre splendide donnine, maculate e con tanto di coda felina, sculettavano a ritmi brasiliani. Roba che, di norma, scatenerebbe balli di gruppo e scalmanata euforia, sparata a volumi tanto spacca-timpani quanto invadenti. Impossibile ignorare che si trattava di Samba de Amigo in versione Wii. Le maracas di un tempo, quelle che una volta servivano per agitarsi davanti al Dreamcast al folle ritmo della saudade, non esistono più. Ora sono sufficienti due Wiimote (o un Wiimote e un Nuchuck) per ritrovarsi invischiati in una divertentissima danza a suon di matte shakerate.
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