giovedì 16 aprile 2009

[VIDEOLETTURE] Gli strumenti del videogiocare

Dodici saggi per sviluppare una critica consapevole


Se l'artista è un segnale di allarme dei nuovi media, la copertina del libro qui segnalato la dice assai lunga: si tratta di uno dei venti "Isometric Screenshot" di John Haddock.

La stampa digitale, caratterizzata da una grafica isometrica non dissimile da The Sims di Will Wright, ritrae Eric Harris e Dylan Klebold durante il massacro avvenuto nel 1999 alla Columbine High School, a Littleton in Colorado.

La scelta non è stata casuale.

Recita l'appendice al libro:"Le schermate (di Haddock) producono un curioso paradosso: pur rappresentando un atto violento che ha, in varia misura, segnato la nostra epoca, sono iconografie della tragedia, la loro palese artificiosità ne smorza la brutalità. L'immagine di copertina, "Cafeteria", è una reinterpretazione in chiave ludica del massacro nella scuola di Columbine. Eric Harris e Dylan Klebold, mitra a tracolla, anfibi e giacchetta militare, assurgono ad avatar. Bang Bang, you're dead: le armi da sole non uccidono, i videogiochi sì".

Il volume a cura di Matteo Bittanti si intitola Gli strumenti del videogiocare. Logiche, estetiche e (v)ideologie e appartiene alla collana "Estetiche della comunicazione globale" (Costa & Nolan) diretta da Marcello Pecchioli, al fine di rappresentare un punto di collegamento tra i contributi e i riferimenti storici e culturali del XX secolo e quelli del nuovo millennio.


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