
A poco meno di trecento all'ora la staccata della San Donato, il primo lungo curvone in salita del Mugello, diventa roba da duri o da Steve McQueen. Addominali contratti per scalare tre marce, con la corda che non vuole saperne, il retrotreno imbizzarrito e quella maledetta forza centrifuga che tira all'esterno con la forza degli All Black (tutti quanti), verso distese di erba e sabbia. Più in là, alla Casanova Savelli, la pendenza tradisce e la traiettoria ottimale impone un'unica linea curva, pulita, precisa e con il motore sempre in tiro.
L'uscita cieca della seconda Arrabbiata, dopo la compressione del saliscendi sinistra-destra, proietta il cuore dritto in gola e premia il "manico" di chi non chiude mai il gas. Ma il conto si paga giù al Correntaio, prima che le Biondetti boccino improrogabilmente l'errato assetto della propria Ferrari 550 Maranello GTS. E già alla prima tornata si intuisce che livello di simulazione e realismo che trasuda ogni cordolo di Forza Motorsport 2 è da primato della categoria console.