
Se non fosse stato per la calca attorno al cabinato doppio schermo (poltroncina, alta definizione e control stick in puro stile sala giochi), messo lì senza clamore, per puro passatempo, accanto ai macchinari pesca-dolciumi, quasi non ce ne saremmo accorti. Eppure Tekken, quello nuovo, il sesto, in declinazione Blood Rebellion c'era eccome. Complice una lunghissima pausa tra il pranzo in Namco e l'inizio del primo slot di interviste, l'istinto ludico è stato uno solo: quello di non lasciarsi sfuggire un giro gratuito (e altamente inatteso) sull'ultimissimo Iron Fist Tournament. È bastato un solo sguardo, un cenno d'intesa e, in men che non si dica, eravamo già seduti a selezionare furiosamente il lottatore da scagliare contro l'avversario (il plurale, ovviamente, si riferisce al sottoscritto e al Big Boss Sole).