
L'intrigante concept di gioco del primo Stuntman (anno 2002, circa un milione e mezzo di copie vendute) custodiva le basi per un potenziale successo condito da salti, avvitamenti, esplosioni e derapate all'ultimo ciak. A metà strada fra l'irriverenza di un Destruction Derby e l'adrenalina di un Burnout, il titolo di Reflections dispensava piccole ma intense dosi di sano divertimento nei panni di un ricercatissimo stuntman di Hollywood.
Purtroppo una manciata di difetti congeniti, dalla ripetitività delle dinamiche ludiche all'impietosa curva di difficoltà che costringeva all'estenuante ricerca della perfezione assoluta (pena il game over), fecero di Stuntman un'opera sì appetibile, ma a conti fatti incompiuta. A cinque anni di distanza cambia tutto: produttore (ora THQ), sviluppatore (ora Paradigm) e generazione di console. E Stuntman, fra esplosioni in alta definizione, tramuta in Stuntman: Ignition.