mercoledì 17 settembre 2008

Advance Wars: Dark Conflict

Dinanzi ad Advance Wars: Dark Conflict, il percepibile ritorno alle origini (quelle su GBA) c'è tutto. L'apocalittico prologo, che racconta una pioggia di meteoriti, tsunami che sommergono le terre emerse, luce solare oscurata e un esiguo numero di superstiti che lotta per la sopravvivenza, azzera ogni traccia del vecchio Dual Strike.

Il nuovo Dark Conflict è così: un chiaro rendez vous al passato, che si priva volontariamente dei fantasiosi e discutibili orpelli del capitolo precedente. Scompaiono, infatti, gli sbilanciati super poteri dei comandanti e aumentano i mezzi schierati in campo. Svaniscono le battaglie a doppio schermo, affinché il gioco ritorni più riflessivo, tattico e strategico.
In sostanza, Advance Wars: Dark Conflict censura il superfluo e sublima l'essenziale. Il risultato è che la sensazione di giocare una complessa partita a tecno-scacchi, in cui ogni mossa ha il peso di una vittoria o di una sconfitta, torna ad acuirsi con ancor più forza. E i puristi della saga, di conseguenza, non possono che ringraziare la coraggiosa scelta di Intelligent Systems.

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